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SuperMario Balotelli tra gloria e ingiurie

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Mario-Balotelli-Euro-2012Chi ha seguito negli ultimi anni le gesta sportive dell’eroe del momento, Mario Balotelli, sa che questo ragazzo è un campione. Eppure abbiamo notato in Italia molta diffidenza sulle reali qualità di superMario, prima dei suoi due gol storici che hanno steso la Germania in semifinale.

Prima di allora Balotelli è stato trattato dalla stampa  italiana quasi come un giocatore inadeguato, come uno che non riesce a mettere la palla in rete nelle occasioni che contano. Lento, che non dà profondità all’azione, che non gioca per la squadra, che non ci mette la giusta cattiveria, e così via. Dopo la partita con la Spagna, la stampa italiana portava sugli scudi Totò Di Natale, capocannoniere del campionato italiano, cinico davanti a Casillas. Oggi è superMario ad essere circondato di gloria, con gente pronta a prostrarsi al suo cospetto e a lustrargli gli scarpini. I giudizi molto positivi su Di Natale sono stati invece raffreddati dopo il gol mancato contro la Germania.

I giornalisti sportivi non si limitano alla cronaca. Osservano, analizzano, giudicano, processano, danno i voti. Esattamente come facciamo noi italiani in ogni momento e campo della vita. Poco importa se siamo competenti sul tema. Nel calcio, l’autore di un gol diventa un eroe nazionale, mentre chi lo sbaglia, a causa di una zolla mal messa, è un giocatore incompleto, immaturo, non bene integrato negli schemi, etc..

Quando questo giocatore è di origine ghanese, una “condanna” emessa da un processo televisivo, per un mancato gol, apre la strada ai cori razzisti dei tifosi più beceri, che anche se in minoranza, sono sempre i più rumorosi.

La necessità di giudicare una persona sui singoli episodi è una cattiva abitudine che nasce dalla frustrazione o dal bisogno di dover dire per forza qualcosa. Non si diventa geni o idioti da un momento all’altro. Dietro ad un singolo gesto c’è il lavoro, la passione e la fatica di anni, che merita più rispetto e non può essere liquidato con un giudizio sbrigativo. La gloria ottenuta grazie a un singolo episodio, non ha alcun valore.

Per nostra fortuna la zolla di terra dove ha rimbalzato la palla prima di essere scaraventata in porta con una violenza impressionante da Balotelli, ha fatto il suo dovere e oggi possiamo glorificare colui che altrimenti rischiava di essere giudicato come un giocatore immaturo, non pronto nelle occasioni che contano.


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